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Archivio di Stato di Siena

Dante 2021

Progetto "Siena 2021": natura, partner, finanziatori

Siena 2021 è un progetto dedicato allo studio del rapporto fra Dante e la città di Siena. A curare il progetto sono due giovani ricercatori, uno storico medievista, Alberto Luongo, e uno storico della lingua italiana, Davide Mastrantonio. Sfruttando le rispettive competenze, Luongo e Mastrantonio hanno studiato il materiale conservato presso l’Archivio di Stato di Siena per mettere in luce nuovi elementi che riguardano il rapporto tra il Comune di Siena e la figura dantesca, nel settimo centenario dalla morte del Poeta. In questo senso, Siena 2021 è un progetto interdisciplinare.

Siena 2021 è nato da un’idea dell’Università per Stranieri di Siena (dove insegnano i responsabili scientifici del progetto: Massimo Palermo e Giuseppe Marrani), e coinvolge l’Università degli Studi di Siena (con Michele Pellegrini) e l’Archivio di Stato (con Cinzia Cardinali). I finanziatori del progetto sono la Regione Toscana, l’Università per Stranieri e la Fondazione Monte dei Paschi. L’obiettivo specifico del progetto, cioè studiare la documentazione d’archivio in riferimento alla figura di Dante, si colloca all’interno di un più ampio piano promosso dalla Regione Toscana: valorizzare gli enti culturali del territorio e agevolare lo scambio di conoscenze sia tra le strutture coinvolte sia a beneficio dell’intera cittadinanza. Oltre che essere interdisciplinare, il progetto Siena 2021 possiede dunque una forte vocazione divulgativa.

Dante e Siena fra ricerca e divulgazione

La divulgazione, quando è di qualità, ha sempre alle spalle la ricerca. E così il progetto Siena 2021 è scandito al suo interno in una componente di ricerca e in una componente divulgativa. I due ricercatori hanno lavorato sul materiale d’archivio partendo da alcune domande di base: cosa sappiamo finora del rapporto fra Dante e Siena? Tale rapporto si riduce semplicemente al problema del soggiorno del poeta in città o si estende ad altri aspetti meno evidenti?

Il frutto delle ricerche di Luongo e Mastrantonio è confluito in parte in articoli scientifici, in parte in attività di divulgazione: interventi all’interno di manifestazioni culturali, videoregistrazioni, interviste alla stampa locale. Segnaliamo qui tre interviste uscite per il quotidiano La Nazione (firmate da Riccardo Bruni); una video-intervista contenuta nella rubrica Il dottor Rieux della Gazzetta di Siena online (a firma di Emilio Mariotti); infine due brevi pillole dantesche realizzate all’interno del programma Siena mi fé, disfecemi Maremma, curato da Daniele Magrini per Radio Siena TV:

Il soggiorno di Dante a Siena, del tutto probabile, non è tuttavia confortato da alcun documento: sembra dunque destinato a rimanere un punto oscuro della biografia dantesca. Ciò che appare più interessante è invece esplorare le connessioni meno evidenti. Una di queste è il significato storico da attribuire ai tanti riferimenti a personaggi, luoghi, fatti senesi disseminati nell’Inferno e nel Purgatorio; a questo tema sono dedicati un video e un saggio di Alberto Luongo:

Parallelamente, lo studio della più antica documentazione volgare senese conservata presso l’Archivio può fornire molti spunti sul rapporto tra Dante e Siena. Uno di questi riguarda il tema del decoro pubblico (e, per contrasto, del degrado), che sta molto a cuore ai legislatori senesi del medioevo e che contemporaneamente viene sfruttato da Dante per costruire l’ambientazione infernale. Questo tema è affrontato da Davide Mastrantonio nel seguente video:

Un punto centrale, che emerge sia dalle ricerche storiche sia da quelle linguistiche, è l’evoluzione del modo in cui gli studiosi hanno letto il rapporto fra Dante e Siena nel corso del tempo. Nell’Ottocento «Dante era uno dei simboli dell’italianità»; «sottolineare il più possibile le relazioni di una gloria come Dante con la propria città d’origine diventava un modo diffuso per conferire prestigio alla singola località nella vita culturale dell’Italia intera» (A. Luongo, Siena e i senesi nella Commedia dantesca: un secolo dopo, p. 20). Ecco che fino almeno al centenario del 1921 il problema delle prove documentarie non impensieriva più di tanto gli storici, e questo permetteva di dire con tutta sicurezza che Dante «ha assistito allo sviluppo edilizio della città […], ha veduto sorgere il palazzo pubblico […] ed è certamente passato sotto la bella porta gotica che conserva sull’arco il ricordo del giubileo di Bonifazio VIII»: sono parole di Pietro Rossi, storico del diritto e curatore del volume Dante e Siena, uscito per le celebrazioni del 1921 (cit. in A. Luongo, Siena e i senesi, p. 20).

Un episodio analogo riguarda Gargano Gargani, erudito locale della metà dell’Ottocento. Il Gargani, al momento di dare alle stampe una lettera commerciale in volgare senese del 1260, ha sottolineato enfaticamente il parallelismo l’autore della lettera, di cui conosciamo solo il nome di battesimo (cioè Vincenti), e Dante. Senza preoccuparsi del rischio di forzature storiche (anche in questo caso mancano le prove documentarie), il Gargani identifica questo Vincenti con un Vincenti d’Aldobrandino Vincenti che morì nel 1321: proprio lo stesso anno di Dante! La ricostruzione dell’episodio si trova nel saggio di Davide Mastrantonio dedicato ai primi documenti scritti in volgare senese:

Le iniziative legate a "Siena 2021"

I video e gli articoli citati fin qui, oltre a costituire il frutto delle ricerche dei due ricercatori, si inseriscono nella fitta trama delle celebrazioni dantesche che hanno scandito il 2021 coinvolgendo a vario livello gli operatori culturali del territorio e la collettività.

Un primo evento è stato organizzato in occasione del Dantedì (25 marzo) dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Poppi (AR) in collaborazione con l’Archivio di Stato; nel seguente video è possibile ascoltare l’introduzione della direttrice dell’Archivio, Cinzia Cardinali:

Un’altra importante iniziativa è rappresentata dall’allestimento della mostra dantesca presso l’Archivio di Stato, L’universo di Dante. L’inaugurazione della mostra, il 25 settembre 2021, è stata accompagnata dalla pubblicazione del catalogo, curato da C. Cardinali e P. Tiezzi Maestri con il patrocinio della Società Bibliografica Toscana. La presentazione del catalogo si è tenuta sempre presso l’Archivio nell’ambito delle iniziative per la Domenica di carta 2021, alla presenza della cittadinanza (indice_introduzione).

Altre due iniziative hanno coinvolto il progetto Siena 2021. La prima è la Notte dei Ricercatori, un evento organizzato dalla Regione Toscana e a cui l’Università per Stranieri prende regolarmente parte. Nel corso della manifestazione giovani ricercatori incontrano persone interessate e parlano delle loro ricerche; nell’edizione del 2021, che si è tenuta il 24 settembre nel Cortile del Podestà del Palazzo Pubblico di Siena, Luongo e Mastrantonio hanno presentato Siena 2021 e hanno illustrato che significato e che valore abbia oggi fare lo storico del medioevo e lo storico della lingua italiana.

Infine, va segnalato che il progetto Siena 2021 è stato scelto per rappresentare l’Università per Stranieri a Expo Dubai 2020, all’interno di un evento promosso dal MUR e dalla CRUI aperto a tutti gli atenei italiani. Per questa occasione, Luongo e Mastrantonio hanno realizzato un video in collaborazione e con il supporto degli uffici Comunicazione e Audiovisivi dell’Università per Stranieri.

Gli strumenti archivistici

Si prevede di pubblicare anche uno strumento di consultazione archivistica che faciliti la consultazione del registro Lira 10 (ASSi, Lira 10), il più completo allibramento fiscale senese disponibile tra quelli degli anni di Dante. Oltre che contenere i nomi degli allibrati, la loro residenza e l’entità delle cifre pagate, si forniranno anche dati di collegamento con la serie dei consigli generali e con i nomi dei Noveschi conosciuti, in modo da consentire una più agevole lettura della fonte anche dal punto di vista sociale.



Ultimo aggiornamento: 21/02/2024