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Archivio di Stato di Siena

Gli autografi dei giuristi

I sigilli dei giuristi: alcuni "consilia" autografi del fondo Capitoli dell’Archivio di Stato di Siena

Tra i preziosi documenti del passato, presso l’Archivio di Stato di Siena sono conservati molti autografi e, tra questi, gli autografi dei giuristi.
Una serie piuttosto consistente è contenuta nelle filze Capitoli 10 e Capitoli 11, ove sono stati raccolti i materiali cartacei provenienti dall’antico archivio della comunità di Massa Marittima. Si tratta di 34 consulenze (consilia) rese da celebri giuristi tra l’ultimo quarto del Duecento e la seconda metà del Quattrocento, di cui ben 32 sono state trasmesse in originale, con sottoscrizione autografa e sigillo in ceralacca, in alcuni casi perfettamente conservato.
La maggior parte dei loro autori sono maestri di diritto, che le università dell’epoca si contendevano attraverso condotte (stipendi) sempre più ricche, per attrarre studenti grazie al prestigio dei docenti incaricati. Nel nostro caso si tratta di giuristi che operavano presso lo Studio di Siena, il quale esercitava da sempre una decisiva influenza culturale nell’area sottoposta al dominio della Repubblica senese e che – specialmente nel corso del Quattrocento – visse fasi di grande splendore.

Il grande valore di questi documenti come testimonianza storica fu riconosciuto già a suo tempo dall’abate Pietro Paolo Pizzetti, che era stato incaricato nel 1779 dal granduca di Toscana, Pietro Leopoldo, di riordinare l’archivio della comunità di Massa. Nella minuta dello spoglio che l’abate approntò per procedere al successivo riordinamento, la descrizione dei consilia fu resa molto fedelmente e di alcuni si giunse a descrivere persino il sigillo, come nel caso di un consilium di Paolo di Castro (Capitoli, 11, c. 67v), perfettamente conservato e arricchito da una pianta dei luoghi, anch’essa autografa:  “Consulto del celebre Pavolo da Castro originale con suo sigillo denotante un maestro in cattedra che legge con lettere che non sono intelligibili, in una questione di confino fra il castello della Marsiliana appartenente al vescovo e la comunità di Massa, pretendendo che la Marsiliana non passasse il fiume che lì passava in mezzo e così consiglia […]”.

Nel 1781, le due filze approntate dal Pizzetti furono inviate a Siena, per essere conservate presso l’archivio pubblico delle Riformagioni, e nel 1877 esse risultavano ancora sistemate nel fondo Diplomatico dell’Archivio di Stato; solo grazie all’inventario curato da Alessandro Lisini e pubblicato nel 1900, risultano definitivamente assegnate al fondo Capitoli.

M. Mordini

Testi di riferimento (disponibili su https://unisi.academia.edu/MauraMordini):

M. Mordini, consilia di Benincasa d’Arezzo, Guido da Suzzara e Francesco d’Accursio sul castrum seu castellare Montisrotundi, in “Studi Senesi”, CXXIV/2 (2012), pp. 226-292;

M. Mordini, Un consilium autografo di Paolo di Castro in tema di confini, in Honos alit artes. Studi per il settantesimo compleanno di Mario Ascheri, vol. 1, La formazione del diritto comune. Giuristi e diritti in Europa (secoli XII-XVIII), a cura di P. Maffei e G.M. Varanini, (Reti Medievali E-Book 19/1), Firenze University Press, Firenze 2014, pp. 97-107;

M. Mordini, Brevi note sulla tradizione documentaria di alcune carte massetane in tema di miniere, in I Codici minerari nell’Europa preindustriale: archeologia e storia, a cura di R. Farinelli e G. Santinucci, (Biblioteca del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti – Sezione archeologica, Università di Siena, 19), Edizioni All’Insegna del Giglio s.a.s., Firenze 2014, pp. 67-70;

M. Mordini, Consilia e scritture autografe. Repertorio di consulti restituiti dall’antico archivio della comunità di Massa di Maremma (secoli XIII-XV), in “Rivista internazionale di diritto comune”, 26/2015.

 



Ultimo aggiornamento: 21/02/2024